|
|
|
|
|
|
|
Dicembre 2006
Galleggianti da Inglese
Marco Abate da Messina
|
|
I termini relativi alla struttura dei galleggianti (il cui nome è Waggler) per la tecnica all’inglese sono: l’antenna, il bulbo (o corpo), e il foro di bloccaggio. Innanzitutto il concetto di galleggiabilità è praticamente molto simile a quello dei galleggianti da bolognese, ma sicuramente cambia la sensibilità in pesca che è praticamente centuplicata data la centratura del piombo bassa; la diversa tipologia di costruzione e il comportamento in acqua. Le forme più comuni sono: a penna o lineari (straight-waggler) e con bulbo (bodied-waggler), tutti possono essere montati sia fissi che scorrevoli.
L’antenna ha una duplice funzionalità, la prima è visiva e porta starlight la seconda invece è la più importate infatti stabilizza il galleggiante. I galleggianti a penna o lineari sono totalmente composti dalla sola antenna, proprio per questa ragione si usano in presenza di corrente media, nel sottoriva e nella corta/media distanza.
Il bulbo, fornisce la spinta di galleggiamento e in aggiunta all’antenna un’ulteriore aumento di grammatura specifica. Questo è presente nei comunissimi waggler, può essere costruito con vari tipi di materiale ma il più comune è sicuramente il legno di balsa. I galleggianti con il bulbo sonno idonei alle acque ferme.
La piombatura, è allocata alla fine della struttura del galleggiante, non è sempre presente cioè la possibilità di avere galleggianti piombati non è obbligatoria, ma solo un’utilità che spesso è indispensabile per la tipologia del luogo di pesca. Per riconoscere la quantità di piombo presente nel galleggiante basta leggere la descrizione riportata sull’antenna, vi porto un esempio: uno straight 5 + 2 va interpretato come un galleggiante da 5 gr, al quale vanno aggiunti solo 2 gr per la taratura esatta, quindi dovrete sempre fare una semplice sottrazione, cioè ì 5 gr complessivi – 2 gr da aggiungere = 3 gr di piombo già presente. Una soluzione molto polivalente è l’acquisto di galleggianti con la possibilità di modica della grammatura o, all’occorrenza sprovvisti di piombatura, infatti esiste un sistema semplice per modificarli in base alle esigenze; prendete del semplice filo di piombo, lo si attorciglia al bulbo e così facendo si giostrano diverse situazioni, senza possedere parecchi galleggianti.
Il foro di bloccaggio, è un microscopico anellino posto in basso al galleggiante, incastrato alla piombatura (se presente) o al piedino nome solito della parte terminale del galleggiante. Ha la sola funzione di bloccaggio del galleggiante che può avvenire con diversi sistemi, direttamente all’occhiello, ma i più rapidi sono sicuramente i moschettoni e gli agganci rapidi della “Stonfo”, questi sistemi garantiscono una sostituzione rapida dei galleggianti in fase di pesca. Il galleggiante scorrevole offre la possibilità di utilizzo in fondali superiori alla lunghezza della canna, il sistema di bloccaggio in questo caso è molto semplice, infatti basterà fare un nodino di stopper sulla lenza madre con il filo per le legature degli anelli o la lenza (attenzione però l’utilizzo della lenza produce un’eccessiva abrasione), tra il nodino e il galleggiante si dovrà inserire una micro-perlina.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|