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Luglio 2009
Come modificare una canna
Tino Parisi
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Come spesso capita,non troviamo sempre tutto nel nostro fidato negozio di pesca e,questa volta,quello che ci serve è proprio avere una differente azione o potenza della cima della nostra canna e quindi:
Soluzione A:entriamo nel nostro negozio di articoli da pesca e acquistiamo una canna con le cime ad innesto.Questa soluzione non è sempre possibile,in quanto non è detto che il nostro negoziante abbia ciò che cerchiamo.
Soluzione B:entriamo nel nostro negozio di articoli da pesca e acquistiamo 2 belle cime in fibra di vetro multicolor o in carbonio pieno,2 o più serie di piccoli anelli e realizziamo la nostra canna con 2 o più cime ad innesto.
SCELTA DELLA CANNA
Procediamo,iniziando con lo scegliere la nostra canna da modificare,un requisito che deve possedere è che la base della cima originale non sia eccessivamente importante,questo perché la base della cima originale sarà la parte femmina del nostro innesto.Vi faccio presente che le cime in fibra di vetro più hanno la base larga,più sono coniche e rigide,di norma.
La canna non deve essere eccessivamente rigida,pena avere un attrezzo in cui lavora solo la cima,mancante di armonia nella curva di flessione.
Una volta scelta la canna,possiamo andare a comprare le cime.
Consigli utili:
-acquistiamo cime originali VICHI,se le vogliamo in fibra di vetro,perché possiamo sceglierne la grammatura,l’azione,perché sono meglio realizzate,meglio verniciate,non si sfibrano,durano di più.
-teniamo conto che le cime non vanno assolutamente tagliate (ecco il perché del considerare la base della cima originale e quindi della nuova cima) al fine di porre rimedio ad un errore di valutazione,la cima deve lavorare così com’è stata progettata e realizzata.
Adesso procuriamoci del filo da legature,2 o più serie di anelli piccoli a seconda di quante cime vogliamo realizzare,della colla cianoacrilica o dell’ATTACK,della colla bi-componente per legature,carta abrasiva a grana media e fine,un seghetto a ferro o ancora meglio un DREMEL,un anello monoponte uguale a quello che abbiamo tolto dal sottocima(ma possiamo riciclare anche quello che abbiamo tolto),una serie di anelli,che andranno montati sulle cime scelte ma,di questo,parleremo dopo.
Parte 1°:preparazione dell’innesto (femmina) nel sottovetta.
Prendiamo la nostra canna,riscaldiamo l’apicale con un accendino ed estraiamolo,svitiamo il tappo alla base del calcio e sfiliamo la cima,riavvitiamo il tappo.Prendiamo la cima e infiliamola nel sottovetta,fino ad avere un controcono che sporge dal sottocima,tagliamolo fino ad avere una porzione di 3-5 mm che sporge dal sottocima.Sfiliamo quello che resta della cima,e tagliamo il resto della cima,considerando che,dentro il sottovetta,deve restare una porzione di cima di circa 2.5 cm.A questo punto dovremmo avere in mano uno spezzone di circa 30 mm.Questo è la parte femmina del nostro innesto,quella che andrà fissata nel sottovetta,creando un innesto conico.
Prendiamo il nostro moncone,usando la carta abrasiva,togliamo dallo stesso un poco di patina protettiva(l’elemento di carbonio è sempre ricoperto da una patina protettiva),rendendolo più ruvido,mettiamo un pò di colla e inseriamolo nel sottovetta,aspettiamo che la colla asciughi bene.Una volta che la colla si è asciugata,carteggiamo leggermente e leghiamo l’anello,avendo cura di seguire la spina e di continuare la legatura fino quasi all’orlo del moncone ormai incollato al sottovetta,completiamo la legatura con l’applicazione del bi-componente,mettiamo la canna in rotazione fino a che la colla non coli più,lasciamo asciugare.Il bi-componente è perfettamente asciutto,adesso abbiamo un sottovetta munito di innesto conico.
PARTE 2°:preparazione dell’innesto(maschio) sulle vette.
1° metodo
Prendiamo una delle nostre cime,puliamola da eventuali traccie di unto e possiamo iniziare a lavorarci sopra.Abbiamo 2 metodi di lavoro,uno più semplice,ma contemporaneamente meno preciso,uno più laborioso ma più preciso e di più alta qualità.Cerchero di illustrare al meglio tutti e 2 i metodi.
Iniziamo a lavorare sulla cima con la carta abrasiva,cercando di ottenere una conicità inversa a quella naturale della cima,asportando materiale poco per volta,fino a quando la nostra cima non otteniamo un accoppiamento preciso il più possibile tra vetta ed innesto.Ottenuto l’accoppiamento che ci soddisfa,rendiamo l’innesto liscio il più possibile e,se vogliamo,”verniciamo” l’innesto con l’ATTACK,infine un ultima lisciatura con la carta abrasiva finissima.
2° metodo
Con questa modalità di lavoro,potremo realizzare un innesto molto più preciso,ma ci servirà molto più tempo,dovremo infatti realizzare un tampone di carta abrasiva a grana media.Sarebbe meglio realizzare il tampone quando l’innesto femmina non è ancora fissato definitivamente nel sottovetta.Procuriamoci del DAS,della vasellina e del nastro isolante.Versiamo versiamo la vasellina nello spezzone-innesto femmina,avendo cura di stenderla uniformemente nelle pareti interne del moncone.A questo punto,riempiamo l’innesto con il DAS e aspettiamo che si secchi bene.Quando è asciutto,estraiamo il DAS,puliamolo bene dalla vasellina e avvolgiamolo con la carta abrasiva cercando di farla aderire quanto più possibile.Il lato abrasivo sarà a contatto con il DAS.Adesso terminiamo il lavoro avvolgendo la carta abrasiva con del nastro isolante,cercando di dare una certa rigidità all’insieme.A questo punto il tampone è pronto,possiamo inserirci la base della cima e iniziare a ruotare la stessa.Mano a mano che giriamo,proviamo la lunghezza dell’innesto maschio inserendolo nell’innesto femmina.continuiamo l’azione fino a quando non abbiamo ottenuto la lunghezza giusta dell’innesto.Una volta lisciato con la carta abrasiva finissima,abbiamo ottenuto il nostro innesto,a questo punto possiamo procedere con la verniciatura dell’innesto con l’ATTACK e alla conseguente lucidatura,se vogliamo.
Una volta finiti gli innesti,passiamo all’anellatura delle cime.Scegliamo il diametro degli anelli,in base al tipo di cima,al tipo di canna e alla potenza della stessa.Cerchiamo di non eccedere con il diametro e il numero degli anelli,onde evitare di appesantire eccessivamente la cima.Non so se sia corretto parlare di spina in una vetta in fibra di vetro,ma in ogni caso,usiamo lo stesso procedimento che si usa per trovare la spina in un tip in carbonio da anellare,per trovare la linea,o quantomeno un verso di flessione su cui dovremo legare i nostri passanti.Poggiamo la vetta su un piano,a contatto con qualsiasi cosa ci permetta di creare tra piano e tavolo un angolo di 90°.Flettiamo la cima con una mano e contemporaneamente facciamola ruotare.Noteremo che ci sarà un momento della rotazione in cui la vetta flette più facilmente.La linea che disegna la curvatura interna della cima è quella su cui verranno montati gli anelli.
A questo punto,dobbiamo anellare il nostro vettino,ma dove mettiamo gli anelli?E quanti?Dove servono e quanti ne servono.Pieghiamo la cima ed immaginiamo di affiancargli il nylon.Gli anelli andranno posizionati in punti tali,che il nylon,passandoci dentro e,con la vetta in flessione,non presenti angoli vivi,il filo deve seguire la curvatura della cima,è più faille a fare che a dire.Una volta posizionati gli anelli e fissati alla meno peggio,possiamo passare a legarli e,in seguito,a rifinire le legature con la colla componente.Ripetiamo le stesse operazioni per tutte le cime che vogliamo realizzare.Una volta asciutta la colla,abbiamo finito,possiamo ammirare la nostra realizzazione,abbiamo costruito un pezzo unico,ce lo abbiamo solo noi,noi e nessun altro.
Con questo procedimento,possiamo modificare canne da lancietto,canne da bombarda,canne da feeder,canne da bolentino,da palamita e chi più ne metta,il vincolo è solo quello imposto dalla nostra fantasìa.
Buon lavoro.
Tino Parisi alias FUMO78
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