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Anno 2008
Modifica zaino FisherbagStore
Emanuele Velardita
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E’ una modifica che, da tempo ed in più step, ho fatto sul mio zaino della Fisherbag Store (quello dell’articolo di quasi cinque anni fa).
Partito dal problema della rigidità dello zaino (non mi piacciono gli zaini flosci perché tendono a ribaltarsi, a riempirsi di sabbia una volta svuotati e sono parecchio fastidiosi da maneggiare), sono giunto alla ricerca di un sistema per razionalizzare gli spazi (trovare tutto e subito come in una classica valigetta in plastica), ottenendo una configurazione finale molto utile e funzionale, sebbene ancora perfettibile.
L’averla fatta sul mio zaino, non preclude che possa esser eseguita ed adattata ad qualsiasi zaino floscio, trasformandolo, con poca spesa, in un ben più pratico zaino rigido completo di cassettiera dedicato alla pesca da terra.
Vediamo cosa serve:
1) Uno Zaino, anche vecchio, purché robusto, di forma rettangolare e, ovviamente, di capienza adeguata alle nostre necessità. Ottimi quelli da trekking e campeggio, ma può andar più che bene anche il classico “Invicta” di quando andavamo a scuola, sebbene un po’ troppo piccolo per la cassettiera;
2) Un bidone per liquidi, di quelli bianchi ed economici, di misura tale da poter entrare dentro lo zaino;
3) alcuni cassetti porta minuteria, di quelli in plastica componibili che si trovano nei Brico Center a pochi euro, di larghezza pari al lato del bidone;
4) Fogli di polistirolo duro (ottimo quello per coibentazione usato in carpenteria) e alcune viti complete di bullone e rondelle, di piccole dimensioni.
Vediamo come procedere.
Infiliamo il bidone all’interno dello zaino e misuriamo la differenza di altezza tra quest’ultimo e lo zaino.
Se il bidone dovesse fuoriuscire, con un pennarello tracciamo una linea di riferimento, sotto la quale tagliare; è chiaro che se il bidone dovesse esser tanto quanto lo zaino, o anche più basso, taglieremo soltanto la parte superiore.
Otteniamo così il paniere che serve ad irrigidite lo zaino.
Possiamo lasciarlo così oppure continuare, montando una cassettiera.
Se decidiamo per quest’ultima possibilità, componiamo i cassetti uno sull’altro bloccandoli, eventualmente, con del nastro biadesivo o della colla a caldo.
Non esiste un numero di cassetti prestabilito; possiamo metterne quanto vogliamo, non superando, ovviamente, l’orlo del paniere.
Inseriamo la cassettiera dentro il paniere; personalmente ho deciso di imbullonarla ad uno dei lati, in alto mantenendomi il più a filo possibile con il bordo del paniere.
Questo perché, il mio interesse principale era avere semplicemente qualche cassetto dove riporre le poche cose che mi porto appresso, e che mi permettesse di trovare ogni cosa senza bisogno di uscire la cassettiera, o infilarmi dentro lo zaino con tutta la testa.
Ma, ovviamente, si può anche non imbullonarla e riporla dentro, per poi prenderla all’occorrenza o a inizio pescata.
Lo zaino è pronto, ma ci accorgeremo subito che, nonostante il paniere sia aderente allo zaino, quest’ultimo tende sempre a scivolar giù come un calzino slabrato.
Per ovviare a ciò, useremo il polistirolo che ci servirà, incollato esternamente ai quattro lati del paniere, sia ad aumentare lo spessore esterno permettendoci di far calzare lo zaino come un guanto, sia, essendo un isolante termico, a coibentare il vano, permettendoci di trasportare, al suo interno, anche roba che necessita di mantenere una certa temperatura (esche, acqua, cibo, ecc..).
Emanuele Velardita.
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