|
|
|
|
|
|
|
Aprile 2007
A prova di martello
Roberto Garufi
|
|
A prova di martello è un vecchio articolo che scrissi tempo fa sul forum degli AdS,scaturita dal fatto che volevo che le esce da me prodotte riuscissero a resistere agli attacchi micidiali dei pesci serra che popolano l’isola in cui vivo(LAMPEDUSA) e anche dagli urti sugli scogli ,che da queste parti sono affilati come la lama di un coltello.
Vi elenco di seguito l’occorrente che serve per realizzare questo tipo di stucco ,che sicuramente renderà le nostre esce più resistenti.
Materiale:
-Resina epossidica,ma va anche bene quella poliestere che costa meno;
-Microsfere di resina ,io utilizzo quelle della Veneziani ma vanno bene anche quelle di altre marche;
-Bicchieri di plastica trasparenti, per intenderci quelli di uno spessore un po’ più robusti ;
-Stecche di legno amalgamare
-Guanti di lattice
Iniziamo col versare la resina nel bicchiere di plastica,in quantità in base alle esce da fare,poi versiamo ,con l’ausilio di un cucchiaio da cucina ,le microsfere in base ad un rapporto del 70% rispetto alla resina versata nel bicchiere
Passiamo a rimescolare il composto fino a creare una soluzione che abbia la densità di una comune vernice,qui bisogna prestare molta attenzione poiché un composto troppo denso darà luogo ad un appesantimento della coda e una deformazione di essa influendo sulla idrodinamicita del nostro artificiale e sul suo peso
Dopo aver amalgamo il composto per bene ,catalizziamo il composto con il catalizzatore della resina,anche in questa operazione non esageriamo col catalizzatore, un eccessiva vantita di catalizzatore darà luogo a dei grumi sul fondo del bicchiere, che nella fase d’immersione dell’artificiale potrebbero attaccarci su di esso.Mentre con una catalizzazione regolare possiamo effettuare più immersioni dell’artificiale conferendogli cosi più strati protettivi ed uniformi.
A questo punto lasciamo che la catalisi del composto si totale e passiamo alla carteggiatura con acqua e carta 1200 per rendere il nostro artificiale liscio e pronto per essere colorato.
Le mie conclusioni su questo procedimento sono che abbiamo reso impermeabile al 100% il nostro artificiale,lo abbiamo reso più resistente agli attacchi di pesci dalla potente dentatura,ed abbiamo un supporto da colorare la cui superficie è levigata come se avessimo passato su un fondo .
Ultimamente sto provando una variante a questo procedimento,ed e quella di immergere prima l’artificiale in composto solo di resina senza microsfere e poi eseguo il trattamento che ho sopra descritto, questo per aumentare al plastificazione dell’artificiale.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|