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Dicembre 2009
L aguglia reperimento e innesco
Emanuele Lisi
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L’aguglia (belone belone) si trova principalmente su quasi tutte le coste del mediterraneo ed è un pesce dalla forma molto affusolata la cui principale caratteristica è quella di avere una sorta di becco o rostro che gli serve per catturare piccole prede che normalmente sono sardine o alici . Ama cacciare sotto la superficie ed è spesso ricercata dai trainisti nei periodi estivi ed autunnali poiché costituisce un ottima esca per ricciole ,leccie amia e dentici. Gli spot dove la si può trovare sono scogliere in genere , gli esterni dei porti come dighe frangi flutti e zone dove sono presenti scogli affioranti in mezzo al mare . i metodi di pesca per la sua cattura sono vari , può essere pescata sia a postazione fissa dalla barca che a traina ed è proprio quest’ultima che andrò a descrivere . L’attrezzatura utilizzata per pescare le aguglie a traina deve essere molto leggera , si posso impiegare canne da bolentino leggere con un range massimo di 120g e una lunghezza di 210-240cm e un mulinello fisso di dimensioni 4000 imbobinato con del multifibre di basso libraggio o nylon dello 0,25-0,30 .Personalmente utilizzo 3 sistemi di pesca diversi che andrò ad elencare . Il primo che utilizzo è quello del coreano innescato su due ami , in quanto l’aguglia ne va ghiotta . Si prepara uno spezzone di filo da 1,50m dello 0,23-25 al fluocarbon con due ami n°22 serie2315 mustad legati in serie alla distanza di 5-6cm l’uno dall’altro , inserendo un amo nella testa del coreano che funge da amo trainante e un altro amo a metà corpo che funge da amo pescante ma spesso non fa differenza perche si hanno allamate su entrambi gli ami , il sistema è molto attirante perche il coreano si muove in maniera sinusoidale e frenetico .Il Secondo sistema è quello di autocostruire su un bracciolo di filo dello 0,23-25 al FC di circa 1,50m una piccola piumetta di vari colori ad esempio bianca e rossa o rossa e gialla o rossa e nera con piccoli filamenti iridescenti e poi leghiamo l’ amo misura 22 dove verrà innescato con un pezzo di coreano , prima di mettere a mare la lenza pescante distanziare 5-6cm la piumetta dall’amo innescato con il coreano in modo da creare una sorta di teaser molto attirante per l’ aguglia cosi oltre ad avere un effetto visivo ha anche un effetto culinario per la nostra aguglia. Ultimo sistema diffuso per chi non ama il faidate e vuole un esca pronta all’uso è quella della matassina o meciudda , consiste in una serie di filamenti di seta uniti (vedi foto) . Spesso vengono legati due o tre matassine in serie possibilmente di colore diverso come il giallo o orange , non appena l’aguglia mangia i dentini del suo rostro s’imbroglieranno tra la seta e quindi ne rimarrà vittima , cosi avremo delle aguglie senza ferite e molto energiche , in quanto il sistema non presenta ami .Le velocità da mantenere in pesca sono di 1-1,5 nodi per il sistema innescato con il coreano intero e per il sistema con la piumetta , mente per il sistema della matassina possiamo mantenere anche 2-2,5 nodi avendo la possibilità di ispezionare più tratti di mare . Fondamentale osservazione è che durante la mangiata con le esche naturali come il coreano si deve avere l’accortezza di lasciare un piccolo imbando di filo o abbassare la canna verso poppa dopo la mangiata e poi subito ferrare, poiché l’aguglia prova a tramortire la sua vittima per poi mangiarla in una seconda fase ,con la matassina si avranno delle mangiate secche e decise e quasi spesso al primo tentativo l’aguglia rimane vittima della nostra insidia .Le aguglie appena pescate devono essere messe dentro l’ apposita vasca del vivo con un adeguato ricircolo continuo di acqua per evitare di far morire la nostra preziosa esca . Passiamo ora al sistema di innesco che ritengo essere fondamentale per la traina con il vivo . In merito a tale argomento vi sono molte scuole di pensiero maturate negli anni da ciascuno di noi ,personalmente preferisco l’ innesco su due ami di cui uno fisso pescante ed uno scorrevole trainante come si vede in foto , l’amo trainante va posizionato a chiudere il rostro dal basso verso l’alto e il pescante invece collocato nei pressi della coda un po’ più sotto del suo orifizio anale . Le aguglie di dimensioni fuori dal normale le possiamo innescare con 3 ami di cui uno trainante sul rostro , uno centrale sotto pelle e uno pescante più sotto del suo orifizio anale .Cosa molto importante in merito a questo tipo d’ innesco è quello di lasciare il giusto lasco di filo tra i due ami inseriti nel nostro pesce esca per dare la possibilità di nuotare liberamente durante l’azione di traina , ulteriore ed ultima osservazione per evitare brutte sorprese ed non avere strike a vuoto ,consiste nell’adeguare gli ami da innesco alle dimensioni dell’esca evitando di mettere ami piccoli su esche grosse o viceversa . La velocità da mantenere con l’aguglia innescata viva e di circa 1 nodo ma aguglie di una certa dimensione reggono bene anche i due nodi e se un aguglia è ben innescata può durare viva anche diverse ore almeno fino a quando non faccia gola ad un grosso predatore.
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