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Gennaio 2018
La scelta della canna e del mulinello
Marco Abate da Messina
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Come anticipato nei giorni precedenti, questa settimana tratteremo l’argomento della scelta delle attrezzature per la pesca a bolognese in mare, considerate che le foto inserite le ho prese dal mio archivio, e sono generiche perché non voglio parlare di marche specifiche ma di linee guida (non ho messo foto di rastrelliere di canne o ammassi di mulinelli di proposito per intenderci). Si deve partire dall’idea che quest’articolo è riferito a chi approccia con questa tecnica e che quindi non tratterà attrezzature specifiche, che saranno oggetto di articoli futuri.
Mi son forse appesantito un poco sul ribadire la parola mare, ma noi andiamo a pescare per lo più in scogliera, in aree portuali e qualche pescata con le gambe a mollo, ma i pesci che andiamo ad insidiare e soprattutto i calamenti utilizzati sono molto diversi da quelli delle A.I., ed è per questo che preferisco trattare l’argomento in maniera mirata.
LA CANNA:
Tenendo a mente che la canna serve per lanciare, ferrare e recuperare il pesce, una canna per pescare a bolognese detta anche “la bolognese” è un attrezzo che va dalla misura di 5 mt a 8 mt, ad oggi sono commercializzate anche misure di 9, 11 e 12 mt specifiche per pescate in trattenuta nelle foci. Da rammentare è che maggiore sarà la lunghezza della canna, maggiore sarà la leva a disposizione.
Esistono in commercio 3 diverse tipologie di attrezzi destinati a diversi utilizzi e vengono chiamate LIGHT, ALLROUND E POWER (o hard). Il mio parare è sicuramente quello di iniziare a vedere canne allround perché polivalenti nell’utilizzo, infatti in commercio si trovano una marea di prodotti, “tarate” per lo più su range di fili dallo 0,10 allo 0,18.
Le azioni principali sono (cioè la piega che effettua la canna sotto trazione): parabolica, semiparabolica e di punta. Ognuna di essa può essere scelta sia per preferenze soggettive del pescatore, sia per necessità della pescata da affrontare. Argomento a parte è la progressività o meno dell’attrezzo, cioè per intenderci, il punto di fine corsa del grezzo! Cercherò di essere il più chiaro possibile, la canna da mare votata alla ricerca del pesce grosso deve avere la caratteristica di piegare sotto sforzo a seconda del terminale utilizzato e quindi di conseguenza essere progressiva (o avere una progressione). Vi è un altro fattore da non trascurare, ovvero che con una bolognese si pesca anche a distanza e su fondali che spesso sono poco meno della lunghezza della canna, quindi è importante scegliere un attrezzo che ci consenta ferrare sul pesce e non sul galleggiante, cioè ci occorre un grezzo che sia elastico, cioè rapido nel ritornare nella posizione iniziale,questo aiuterà anche nel lancio.
Per avere un’idea anche sul bilanciamento, lo stesso è dato dal maggiore peso sul manico (perché fa spostare indietro il baricentro) e di conseguenza un manico più grosso vedrà anche una canna più conica e quindi peso minore in punta, mentre quelle dal mandrino più sottile, tendono a “tirare di punta”. Vi è comunque da dire, che negli ultimi anni, l’innovazione e lo studio progettuale ma soprattutto l’utilizzo di carbonio e resine diverse, hanno reso possibile attrezzi dalla calciatura sottile molto bilanciati con peculiarità molto simili alle canne “coniche”. Il tutto per far capire di non leggere solo il peso della canna ma di aprirla e provarla!
Le linee guida che ho cercato di semplificare, vogliono essere un’idea iniziale che ci consenta di andare dal nostro negoziante, aprire una canna bolognese ed avere già un punto di partenza per poter fare la cernita degli attrezzi.
MULINELLI:
La scelta di un frizione anteriore piuttosto che un frizione posteriore è data dal fato che, chi sceglie un mulinello con frizione anteriore avrà una macchina dalla maggiore potenza meccanica, dalla frizione con dischi più larghi e dalla bobina più larga, di contro un frizione posteriore sarà maggiormente votato per per pesce fini.
La scelta di un tipo rispetto ad un altro, tralasciando la misura, è data sicuramente dalle caratteristiche del mulinello quali:
- Misura: la misura da scegliere sarà dal 2500 al 4000 ma dipende dalle marche che andremo a scegliere. Sicuramente avere una bobina più larga aiuta in molti aspetti, del tipo, minore stress del filo perché diminuisce il numero delle spire imbobinate e migliore fuoriuscita del filo che da un aiuto in più nella distanza del lancio. Di contro, si avrà una bobina poco più pesante che darà un maggiore peso sullo spunto iniziale della frizione (ovviamente non si parla di top di gamma) e peso sotto il braccio maggiore. In linea di massima, purtroppo metto esempi di marche perché tra di loro sono differenti, se si pesca sottopunta si predilige un mulo 2500 (daiwa o shimano) o 3000 (shimano che ha la bobina shallow cioè minore capienza rispetto al 2500), se si pesca fuori si utilizza un 3000 (daiwa) o 4000 (shimano).
- Velocità nel recupero (gear ratio): la stessa è una proporzione, cioè più veloce sarà il mulinello, maggiore sarà il filo avvolto su di un giro di manovella. Tutto ciò influisce sulla fluidità nel recupero (salvo qualche top di gamma), perché un mulinello con un recupero lento sarà anche un trattore (è la stessa precisa cosa che si cerca nei muli da surf ecc..), questa è meccanica. Per trovare un giusto compromesso, si potrebbe dire che i muli con un recupero intorno al 5.0:1 potrebbero fare al caso nostro.
- Frizione: la prima cosa che tutti guardano è il max drug, ma permettetemi di dirlo, sono altre le cose che si devono cercare, perchè il max drug npon da sempre la modularità della frizione.
Nello specifico, deve avere un buon spunto iniziale, cioè una partenza morbida, una buona modularità, cioè per cercare di semplificare, la frizione ad ogni scatto deve “stringere” poco in modo da poterla settare nel migliore dei modi, e che non si impunti ovvero sia fluida.
- Peso: genericamente è compreso tra i 230 e i 310 gr, ma rammentate che il peso del mulinello lo si sente solo sotto il braccio.
Riassumendo, un buon mulo da bolognese deve imbobinare il filo in maniera perfetta, avere una buona frizione ed essere fluido nel recupero!!!!!
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